L’istruzione domiciliare si propone di garantire il diritto/dovere all’apprendimento, nonché di prevenire le difficoltà degli studenti e delle studentesse colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola.
L’istituzione scolastica di appartenenza dell’alunno deve attivare il progetto di istruzione domiciliare (ID) quando uno studente si ammala e si prevede resti assente da scuola per un periodo superiore ai 30 giorni (anche non continuativi)
L’istruzione domiciliare è un servizio che le Istituzioni scolastiche devono organizzare per gli alunni, frequentanti scuole di ogni ordine e grado (esclusa la scuola dell’Infanzia), che siano stati ospedalizzati e che siano sottoposti a terapie tali da non permettere la frequenza delle lezioni per un periodo di almeno 30 giorni. Qualora le terapie siano cicliche e non continue, per cui si alternano periodi di cura ospedaliera e periodi di cura domiciliare, l’istruzione suddetta deve essere comunque garantita, posto che il periodo sia sempre non inferiore ai 30 giorni.
PATOLOGIE
Le patologie, che consentono l’attivazione dell’istruzione domiciliare, dopo che l’alunno sia stato ricoverato in ospedale, sono quelle di seguito elencate.
- Patologie onco – ematologiche.
- Patologie croniche invalidanti, che comportano l’allontanamento periodico dalla scuola.
- Malattie o traumi acuti temporaneamente invalidanti.
- Patologie o procedure terapeutiche che richiedono una terapia immunosoppressiva prolungata, oltre il periodo di ospedalizzazione, tale da impedire una normale vita di relazione, per l’aumentato rischio di infezioni.
Le dette patologie devono essere dettagliatamente certificate dalla struttura ospedaliera in cui l’alunno è stato ricoverato, così come il periodo di impedimento alla frequenza scolastica.
UFFICI PREPOSTI
L’istruzione domiciliare è gestita dagli Uffici Scolastici Regionali competenti per territorio, che valutano i progetti delle scuole e procedono all’eventuale stanziamento di risorse.
PROCEDURA PER ATTIVARE L’ISTRUZIONE DOMICILIARE
L’iter per l’attivazione dei percorsi d’istruzione domiciliare si articola in diverse fasi:
- richiesta da parte della famiglia, contestuale presentazione della certificazione medica e conseguente valutazione da parte dell’istituzione scolastica;
- realizzazione, da parte della Scuola, di un progetto formativo per l’alunno, che indichi i docenti coinvolti e le ore di lezione previste;
- approvazione del progetto da parte dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto e inserimento dello stesso nel PTOF;
- presentazione del progetto, con certificazione medica allegata, all’USR competente;
- valutazione ed eventuale approvazione del progetto, da parte dell’USR, con conseguente assegnazione di risorse.
-
PROGETTO DIDATTICO
Nella realizzazione del progetto, degli obiettivi da conseguire e delle metodologie da adottare, si deve tener presente della particolare situazione in cui si trova l’alunno: patologia, terapia, situazione scolastica precedente, contesto familiare. Pertanto, bisognerà porre in essere strategie volte a conseguire obiettivi sul piano didattico e, soprattutto, sul piano della qualità della vita dell’alunno.
Bisogna, inoltre, considerare i limitati tempi di applicazione allo studio e i limiti fisici e psicologici.
-
Le ore settimanali da far svolgere agli allievi cambiano a seconda dell’ordine di scuola di appartenenza:
- 4/5 ore per la scuola primaria;
- 6/7 ore per la scuola secondaria di 1° grado;
- 6/7 ore per la scuola secondaria di 2° grado.
PER MAGGIORI APPROFONDIMENTI E' POSSIBILE CONSULTARE IL SITO DEL MINISTERO